Ratto Grigio (Rattus Norvegicus)
A dispetto del nome scientifico, il ratto norvegese proviene dall’Asia. Diffusosi anche attraverso i commerci umani, oggi il ratto norvegese è presente ovunque sia presente l’uomo, con poche eccezioni . Sulla base della diffusione, il Ratto Grigio (Rattus Norvegicus) viene considerato una delle specie animali di maggior successo. In Italia, e diffuso in tutto il territorio peninsulare, nonché nelle isole maggiori e nella massima parte di quelle minori. Colonizza facilmente le fognature (da cui il nome di “ratto delle chiaviche”, in contrapposizione al ratto dei tetti che predilige aree asciutte), le discariche e in generale le zone dove vi è una forte dispersione di cibo e una scarsa igiene.
Biologia
Si tratta di animali attivi principalmente durante la notte, mentre durante il giorno essi dormono in nidi posti in un anfratto ampliato scavando con le zampe anteriori e i denti e reso più confortevole con un’imbottitura di erbe, carta, plastica e altro materiale. I nidi sono molto complessi e comprendono numerose camere. Quando escono dalle proprie tane per procacciarsi il cibo, spesso i ratti vengono a trovarsi al di fuori del proprio territorio (che sembrerebbe avere un diametro di una cinquantina di metri): La loro memoria, e assai sviluppata (tanto da essere negli ultimi anni sempre più frutto di studi di psicologia, che hanno dimostrato inoltre che i ratti sono metacognitivi, ossia possiedono la percezione del “sé”, caratteristica prima d’ora riscontrata solo in alcuni primati e nei delfini), muovendosi lungo piste memorizzate che portano a sorgenti di cibo.